giovedì 14 maggio 2015

Douz, città oasi ai bordi del deserto.


Passato il magnifico Chott el Jerid con le sue distese di sale e pozze di acqua blu e rosa, si percorre la strada asfaltata che taglia un panorama desertico...
terra arida e un pò sassosa, il nulla tagliato da una striscia di asfalto, sopra la testa cielo blu, musica tunisina alla radio, caldo e sole, vento. Sensazione di libertà, vuoto e conquista.
Dopo un pò di strada nel nulla si avvista la piccola città di Douz
Tornare qui ancora é un po come tornare in un posto familiare ed amico.
Piccola città , villaggio direi, ai confini con il deserto del Sahara... 
casette cubiche e basse, gente pigra, vecchi motorini, polvere, palme, colori pastello.
atmosfera magica da porta del deserto, limite tra uomo e natura. 
Quasi nessuno per le strade solitarie e magiche.

Una volta Douz era l'oasi più grande della Tunisia, fuori si estende ancora il suo palmeto verde ai confini con la sabbia che cerca di avanzare costantemente. 
Strade tranquille ed assolate, anche in inverno. Temperatura mite.
Beduini vestiti tradizionali di nero o blu stanno nei loro negozietti o al cqffè bevendo un te.
piazza e stradine invase dalla polvere sabbiosa del deserto che silenziosa si posa in ogni angolo.
Una città che fino a non molto tempo fa era sosta importante per tutte le carovane che passavano sulla rotta. Ora i nuovi carovanieri siamo noi turisti che arriviamo per scordare la nostra vita per un attimo, perderci un pò tra le dune, i mercati e le città di frontiera. 
Veniamo a cercare il noir descritto da Izzo nel suo libro aglio, menta e basilico. Ci imbacucchiamo con qualche sciarpa per sentirci Lorence D'arabia. 
Di giovedì c'è un mercato locale interessante ed animato, ma oggi tutto procede a ritmo lento. 
Entro nella piazzetta del paese con al centro un albero e delle sedie. Intorno portici e negozietti.
Seduta ad un caffé osservo l'affascinante piazza centrale del paese.
Quanto mi piace Douz, atmosfera da frontiera del deserto, una piazza, il minareto, le palme, il deserto tutt'intorno.... la pace e la magia di questo sud. 
Sorseggio il te con mandorle osservando chi passa.
Musica tunisina in sottofondo...

Da qui ritorno a Matmata. I love be on the road, on a sandy road 

<3














il deserto non smetterà mai di essere un luogo magico.
un luogo in cui ci si svuota del superfluo.
per riempirsi della corrente della vita.
una sensazione che resterà sempre difficile da tramutare in parole.
una forza magnetica che mi richiama, un bisogno profondo.
Una gioia sempre nuova, una rigenerazione.
Quel mare così soffice di sabbia, così mutevole e apparentemente immobile.
Sogno di essere un nomade, di avere la loro incrollabile fede e gioia. 
la loro semplicità, il loro attaccamento a qui.






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