lunedì 17 agosto 2015

Differenze tra italia e Tunisia



1. Il concetto di famiglia.
Qui la famiglia è un valore sacro, è qualcosa di molto importante.
Sono famiglie numerose, si hanno molti parenti tra cugini zii nipoti e si condivide molto la vita quotidiana.
I parenti non conoscono il concetto di privacy ma hanno un forte senso di ospitalità, sono generosi ed accoglienti. Se andate a casa di qualcuno non serve avvisare !
Semplicemente vi presentate lì e nella maggior parte dei casi sarete ospiti anche a pranzo o cena.


2. Il rispetto
Arrivando dall'Europa e vedendo molti stranieri con comportamenti tutt'altro che esemplari abbiamo spesso l'idea che andando in Tunisia ( o in genere in Maghreb) che ci sia criminalità o cose del genere.
Mi ha sempre stupito la calma e la sicurezza, il comportamento solitamente più rispettoso che si ha in pubblico.
Non c'è l'abitudine di bivaccare o sedersi per terra, rubare o fare qualcosa di male in pubblico,
Soprattutto nessuno vorrebbe farsi vedere da altri a fare qualcosa di male.
L'opinione degli altri è molto sentita e tutti si conoscono.

3. Il lavoro
Meglio mettersi in proprio che lavorare per qualcuno in generale, visto che i salari sono bassi rispetto al costo della vita.
Gli stupendi locali vanno dai 150 € al mese a 500 € come massimo.
Spesso si deve lavorare in nero senza ferie né malattia né contributi, se si lavora con contratto invece si hanno contribuiti e diritti nazionali.
Se trovate un lavoro dichiarato vicino casa non è male, senza costi di trasporto e senza per forza mangiare sempre al ristorante. La vita costa comunque meno e se si ha la fortuna di non dover pagare l'affitto è già tutta un'altra cosa.
Se si decide di aprire inattività si hanno possibilità con importi molto inferiori all'Italia e si hanno molte agevolazioni fiscali. Sono molti gli italiani e gli europei che hanno imprese qui, soprattutto ristoranti, bar o aziende in vari settori.



4.  il costo della vita.
vivere in Tunisia è economico se rapportato all'Italia, più economico del Marocco per fare un paragone in nord Africa.
Le cose che costano meno solo il cibo locale come frutta, verdura, legumi, pasta, riso, pane, the, caffè, uova, carne, pesce.
I prodotti importati sono cari perché non prodotti internamente e soggetti a tasse doganali come auto, moto, tecnologia , computer , ma anche cibo importato tipo italiano ecc mi pare logico.
una baguette costa 0,10 € , le arance 0,40 € al kg... Insomma frutta e verdura coltivata qui costa poco e anche tutto ciò che è di grano e farina, couscous pasta panetteria.
nei ristorantini popolari si mangia con pochi euro a testa e anche nei baretti locali the e caffè sono economici ( 0,40 € ). Diverso é se si parla di ristoranti italiani veri , di hotel di lusso e di bar turistici anche perché offrono più scelta e servizi, hanno più personale e sono più puliti. Si parla di realtà diverse.

5. L'ospitalità.
in Tunisia l'ospitalità é tradizionale e molto radicata, ancora di più bel sud e nei piccoli paesini.
Si è accoglienti e generosi con gli ospiti, viene sempre offerto da bere e da mangiare.



6. La sanità.
il servizio sanitario pubblico é a pagamento e di basso livello.
ci sono buone cliniche private a prezzi più alti ma sempre inferiori rispetto all'Italia.
per ora non ne ho mai avuto bisogno e non conosco bene questo settore, so solo che algerini e libici vengono qui a curarsi,

7. La lingua
si parla arabo (dialetto tunisino) e quasi tutti conoscono bene anche il francese che viene studiato in ogni scuola visto che fu una colonia francese.
In pochi parlano inglese, più facile che sappiano l'italiano perché appreso guardando la Tv o perché sono stati in Italia qualche anno.
In ogni caso non è mai troppo complicato farsi capire, soprattutto nelle grandi città.


8. Il ruolo della donna.
spesso qui la donna non lavora, fa due o tre figli e resta a casa a occupare di loro e delle faccende domestiche. Da quel che ho visto non è un obbligo ma una tradizione perché si ha ancora il valore di voler crescere i propri figli.
Non tutte le donne vivono vicino alla madre perché spesso dalle piccole città gli sposi migrano verso la capitale o città più grandi per lavorare.
Molte donne invece lavorano soprattutto negli ultimi anni e hanno pari diritti con gli uomini.
Le tunisine sono le donne più libere ed europee di tutto il maghreb.
la situazione cambia molto a seconda della famiglia.
Nei quartieri borghesi generalmente lavorano tutti, in quelli meno borghesi spesso le donne se non giovani stanno a casa. Dipende.








Sousse









Sousse è una delle città sul mare più grandi della Tunisia.
Ultimamente tristemente famosa per l'attentato alla spiaggia dell'hotel.
Sono stata due volte a Sousse e un giro se lo merita pur non essendo una delle mie città preferite in Tunisia.
un po prima di Sousse c'è la località di Port el Kantaoui famosa per essere più moderna e aperta con i suoi tanti bar e locali.
Di Sousse trovo interessante la medina grande, vivace e ben tenuta.
Un dedalo di viette arabe tra negozietti, caffè, moschee.
atmosfera tradizionale e rilassata con la medina, la parte vecchia, raccolta tra le mura.
camminando in esplorazione si arriva alla parte alta in cui si trova un bel museo archeologico recentemente ristrutturato.
il museo è grande, ben fatto, luminoso e con molti mosaici bellissimi e oggetti antichi, molte le eredità  romane. La struttura è caratteristica e ha belle mura gialle che racchiudono il museo.
Vale un giro e dall'esterno si gode del panorama della antica medina bianca e del mare azzurro con il porto sulla destra.
Il museo racchiude i tesori della regione del Sahel. E' stato riaperto solo da giugno 2012. stupendi i mosaici, la vasca tutta rivestita in mosaico e gli oggetti antichi. Particolarmente in vista è il mosaico di Medusa su cui vi è un enorme specchio appeso al soffitto per vedere meglio questa bella opera.
Dicono che siano interessanti anche le catacombe di Sousse, purtroppo non ke ho visitate e non posso avere idea di come siano. La prossima volta che passerò di qui non mancherò di fare una visita.
Dal museo é bello riscendere tra le vie della medina con calma, entrando nei vari negozi di ceramica, tappeti, borse, babbucce, spezie ed erbe essiccate, vestiti arabi colorati, gioielli...
C'è anche  un negozio di ceramica a prezzi fissi e bassi, mi piace perché mi evita di stare a contrattare sul prezzo e posso liberamente scegliere da sola sapendo già cosa spendo.
Per il resto serve contrattare ogni cosa con i venditori che lavorano solo prendendo le commissioni se vendono qualcosa, anche loro sono da capire.
Mi piace molto la medina di Sousse, per la sua grandezza, la sua atmosfera. I tunisini sono simpatici, salutano e prova ad invitarti nei negozi ma non sono insistenti e non danno fastidio.
mi fermo a bere un te con mandorle e scorza di arancia, in un caffè con sedie per le strade.
Compro qualche ceramica ad ottimo prezzo, un anello con scritto il mio nome in arabo e passeggio per la parte del mercato coperto con pesce e frutta.
Mi mangio qualche fico d’india da un ambulante che me li sbuccia uno ad uno.
folcloristica questa zona di frutta e verdura , pasticcerie con dolcetti bellissimi e venditori ambulanti.
Mi mescolo alla folla della Medina e alla colorata mercanzia per un ultimo girovagare. Mi piace mimetizzarmi qui , in questa folla colorata.
Verso mezzogiorno mi fermo a mangiare in un localino piccolo e locale, scelgo una zuppa di ceci e un'insalata tunisina di cipolle, cetrioli, olive e pomodori. Ci sono anche delle piadine fatte di farina di semola e poi farcite.
Fuori dalla medina di trova la città nuova sviluppatasi successivamente e in stile moderno, questa parte non è troppo affascinante per me che amo le zone antiche e tradizionali ma non è male e nemmeno pericolosa. Lo dico perché molti turisti han paura a girare soli ma non ci sono reali pericoli.
Fuori dalle mura molti calessi trainati dai cavalli che portano a fare un giro costeggiando il mare e rientrando vicino alle mura della Medina.
Ragazze tunisine e donne fanno tatuaggi con henné o arkus ( una poltiglia nera di erbe bruciate). Un tattoo temporaneo e carino da fare con motivi arabeggianti.


La via che costeggia il mare viene chiamata Corniche. La costa é lunghissima e sabbiosa, la spiaggia poco ampia ma molto lunga.
Su un lato si sviluppano baretti e negozi, hotel e case. Dall'altra parte il mare !
Tutto questo tratto é sabbioso, il mare è bello e ha un bel colore che va sui toni smeraldi.
Oggi è un po' ondoso ma divertente e piacevole è farci il bagno e nuotare.
La spiaggia è in gran parte libera e molto frequentata da ragazzi, ragazze e famiglie, qualche turista, gente in bikini e molta gente vestita che pacificamente convivono senza fastidio la stessa spiaggia.
Per tornare a Tunisi prendo il treno dalla stazione che parte alle 16.00.
Il tragitto dovrebbe durare un paio di ore, 150 Chilometri mi separano dalla capitale.











































giovedì 13 agosto 2015

Lifestyle in Tunisia

In ogni paese c'è uno stile di vita con abitudini che accomunano la popolazione.
La Tunisia è un paese mite, mediterraneo, accogliente, semplice, economico.
A mio parere somiglia all'Italia di molti anni fa su diversi aspetti.
Oltre ai tunisini vivono molti pensionati italiani e stranieri, imprenditori, studenti.
I pensionati qui vengono perché con pensioni modeste non è più semplice vivere in Europa ma qui si sta bene.
Gli imprenditori vengono perché c'è ancora molto che si può fare, molte agevolazioni e manodopera più economica.
E molti studenti vengono qui per imparare la lingua araba o tunisina.


ma i tunisini come vivono?

I bambini sono numerosi e giocano ancora in strada,
le donne spesso non lavorano e girano per comprare, con i parenti, le amiche o con il marito.
Molte donne lavorano, tutte sono ovviamente libere di guidare e girare.
Quelle che restano a casa vivono in modo semplice accudendo i figli e la casa, incontrandosi spesso con le altre donne della famiglia. Non amano stare sole ma sempre in compagnia e adorano la musica araba e la Tv.
Escono in città a fare la spesa nei negozietti e ai piccoli mercati di quartiere.
Mi piace che esistano molti piccoli negozi dove comprare e fare due chiacchiere per una baguette, poi con un'altra persona per un po' di frutta, da un altro per i legumi ecc. Piuttosto che un supermercato impersonale.
Dato che ancora tante donne non lavorano e le ragazze che studiano o hanno finito gli studi le strade sono vivaci e colorate. Amo queste strade piene.
Spesso le donne mandano i bambini a comprare o vanno in loro compagnia.
Solo nei quartieri borghesi non è così perché si vive più all'europea.


I bar qui si chiamano " caffè" e non servono alcool ma solo the, caffè e succhi.
Sono molto popolari e pieni quasi a tutte le ore del giorno. E' un relax maschile quello del caffè, solitamente.


Ci sono i caffè mix a cui vanno donne, ragazze, gruppi di amici e amiche, coppie. É un po' più caro e moderno con più scelta.


Poi ci sono i bar in cui servono alcolici e ci sono in maggioranza uomini.
Esistono anche le discoteche e ci vanno donne e uomini vestiti moderni come da noi.


L'uomo è quello che realmente mantiene la famiglia e che lavora.
In pausa pranzo gli uomini mangiano solitamente fuori dai negozietti che fanno cibo tradizionale ed economico, come delle specie di piadine di semola ripiene, panini arabi imbottiti, insalate con pane ed harissa.. Cose così.
Passa la giornata al lavoro e spesso fa la sera un caffè con gli amici fumando una chicha ( narghilè).


Il cinema non è molto in voga e anche il teatro.
In estate il mare è molto vissuto. La Tunisia ha una lunga costa che si affaccia sul mar mediterraneo. Sabbia fine e acqua limpida.


In inverno si vive meno e si resta più in casa, solitamente i soldi sono meno e si esce più bei mesi estivi.
La vita è più pigra e segue maggiormente il ritmo delle stagioni.
In estate un must sono i matrimoni. Ogni sera ce n'è uno e ogni famiglia ha ogni estate diversi inviti e parenti che si sposano.
Ci si fa i tatuaggi con l' henné, ci si trucca e veste. Poi si resta giorni a mangiare insieme, dormire e ballare. Almeno tre giorni.


























.. essere un expat felice in Tunisia




A volte essere expat è una necessità, non proprio una scelta.
Altre invece è un sogno, perciò una decisione voluta e desiderata.
A volte accade per caso, per gioco, per destino, per amore, per lavoro...
Nel mio caso è stata la scelta di mollare tutto e partire alla ricerca di me, di una nuova mia vita che davvero mi rendesse felice.
Cercavo di ritagliarmi del tempo per me per poi ripartire da capo, o meglio proseguire da non sapevo bene dove.
volevo una vita più semplice, in un paese un po' più caldo e differente dal mio.
La Tunisia non è un paese sempre facile per un europeo, ma è un paese con molte opportunità una volta capito come gira la vita.
Serve tempo per inquadrare persone , posto e mentalità.
Ovviamente con tempo, esperienza e pazienza.
Certo ogni storia é unica.
Non credo esista ancora il paradiso sulla terra, ma un paese adatto ad ogni persona si.
A mio parare é bene non prendere ad esempio o paragone altre storie di espatrio. Ogni persona é unica e anche ogni vita.
Non crediate però che sia facile.
Non sono né pro né contro.
Come esperienza però è costruttiva.
Appena arrivata volevo fare mille cose, ma ho dovuto rallentare per capire cosa avrei potuto realmente fare e come.
Com'è vivere all'estero? mi chiedono spesso.
A me piace e cerco sempre di vedere il lato positivo, non amo le lamentele anche se avere un occhio critico è anche giusto.
Qui ad esempio amo il clima, spesso soleggiato e mite, il mare, la semplicità, il costo più basso, il calore delle persone, il deserto e le oasi, le Medine.
Dall'altra parte manca casa, la famiglia, gli amici, entrare in un supermercato ed avere molta scelta , non amo che gli stipendi siano così bassi, odio non saper parlare francese perché serve, spazientisco per la burocrazia lenta, per qualche episodio di invidia.
Ma in molte cose tutto il mondo è paese.

- Per stare bene all'estero ho imparato che è utile eliminate la paura e l'ansia che qualcosa vada male. Potrebbe succedere di tutto anche a casa nostra! La paura ci blocca e basta.
è naturale averne e non essere incoscienti o sprovveduti! In ogni luogo non è bene partire allo sbaraglio e senza un po' di testa. Ma non dobbiamo nemmeno avere troppa paura.

- serve non farsi assalire dai sensi di colpa che famiglia ed amici spesso ci fanno sentire con forza. Ci mancheranno ma potremmo comunque comunicare con loro e andarli a trovare ogni tanto.
Loro potrebbero approfittare e fare una vacanza dove siamo noi.
Se si vuole esiste Skype, Facebook , whatsupp e altri modi di comunicazione.

- ci sarà qualche momento difficile che dovremo affrontare con ottimismo e fiducia. Con il sorriso sulle labbra nonostante tutto. La vita alla fine sarà quella che costruiremo ogni giorno con le nostre scelte ed i nostri pensieri.
meglio scegliere pensieri positivi e rimboccarsi le maniche. Vietato scoraggiarsi.
Non esistono paesi perfetti, c'è sempre qualche pregio e difetto, serve solo capire quali sono davvero gli aspetti fondamentali che cerchiamo in un paese.

- dobbiamo avere la forza sempre di guardare gli aspetti che ci piacciono della nuova vita e del paese che ci ospita e far in modo di vivere quelli , almeno quando possiamo.
io adoro il mare qui e appena posso ci vado per godere di questo dono meraviglioso.
Da sempre una bella giornata di mare, nuoto, sole mi piace un sacco.
Il bello è poter mangiare a prezzi bassi nei ristorantini locali,
Amo bere te con mandorle sugli scogli ad Hammamet, il caffè con fiori d'arancio a Sidi bou Said, mi piace girare per il suk e nei mercati.
Cerco di vivere spesso questi piccoli lussi non dando troppa importanza agli aspetti che meno mi piacciono.

- Per vivere più sereni all'estero dobbiamo smettere di fare paragoni con il nostro paese di origine, sia su questioni culturali, che di abitudine, di costo, di qualità..
non siamo nel nostro paese e ci dobbiamo adattare al meglio, focalizzando le nostre energie per crearci la nostra realtà come vogliamo che sia.
Cerchiamo di fare qualcosa di pratico e smettiamo di lamentarci..
sul sapore del caffè, sul traffico, sul caldo, sulla abitudini degli abitanti..
Non potremo cambiare il mondo ma solo noi stessi!

- Molto importante é non fidarsi di tutti e capire con l'esperienza dove e di chi ci possiamo fidare.
La mentalità e le usanze del luogo potrebbero essere molto differenti  da quelle a cui siamo abituati.
Qui in Tunisia ad esempio ci sono molte differenze culturali che variano da famiglia a famiglia, città o nel tempo.



domenica 2 agosto 2015

tunisia 2015 post rivoluzione

La prima volta che andai in Tunisia fu agosto 2013, dopo la rivoluzione e la famosa dittatura di Ben Ali.
Ora la Tunisia ha da poco votato per la democrazia, un cambiamento sicuramente importante.
Come ogni cambiamento, però, richiede qualche sforzo ed il superamento di qualche ostacolo, purtroppo.
L'attacco al Bardo é stato davvero un avvenimento terribile che ha scosso il paese, tutto il popolo era sconvolto e soprattutto dispiaciuto! Molti tunisini che conosco erano imbarazzati verso di me, in quanto europea come le persone uccise. É stato uno shock anche per loro vedere un connazionale compiere un gesto simile e vedere accadere un evento così nel proprio paese. In molti mi hanno chiesto scusa, sentendosi colpevoli..
Conosco le persone del quartiere in cui vivo e sono sempre state ottime con me, rispettose, ironiche, socievoli. Mi sono sempre sentita ben accolta e mai in pericolo.
Io non mi sono mai sentita in un paese pericoloso e la Tunisia non lo é e non lo é mai stata.
Chi non ha vissuto qui o non è fedele visitatore potrà avere dubbi, ma i molti italiani ed europei che qui vivono e lavorano sono della mia stessa idea.
Il primo attentato al museo del Bardo aveva già recato un bel danno d'immagine alla Tunisia, aveva già portato molte cancellazioni di prenotazioni turistiche. Ma c'era ancora la speranza di salvare la stagione con pubblicità e più sicurezza.
Invece il secondo attacco a Sousse é stato il colpo fatale ad una stagione turistica già rovinata. Ora praticamente annientata.
Non ci voleva!
Una giovane democrazia deve essere difesa e sostenuta! un popolo così coraggioso anche se non perfetto deve essere aiutato.
Troppi interessi politici di vario genere sono certa, di celano dietro le mani di questi due attacchi disumani.
Sono dello stesso parere del re del Marocco: Ai giovani serve lavoro e una vita dignitosa per sconfiggere eventi di questo tipo. Serve più controllo, più tecnologia e leggi.
Serve il coraggio di continuare a scegliere la libertà e la giustizia.
C'è un prezzo da pagare, e ci sarà.
Purtroppo nella storia delle rivoluzioni e del progresso a favore di tutti c'è sempre stato un prezzo da pagare.
Ma serve reagire sempre per il bene di tutti e per costruire un buon domani.
Non è tempo di abbandonare la Tunisia democratica che ha scelto di migliorare.
Credo invece che in questo particolare momento storico serva coraggio!!
Il coraggio di creare un mondo migliore, il mondo che vogliamo.
La Tunisia è in punto strategico e ha risorse che le vengono ancora oggi rubate da paesi europei, quelli che si professano giusti.
Mi auguro che il suo popolo sia capace di creare una buona stabilità e una buona società per tutti.
 Mi auguro che il paese torni migliore di prima e che non venga lasciato solo da chi può contribuire a dare una mano.


#visittunisia #supportTunisia #expat #travelling



Sognando l'Europa

In Tunisia è molto forte il sogno di lasciare il paese, bled, come dicono i tunisini, ed arrivare in Europa per lavorare, cercare la propria chance o fare un po' di soldi.
Soprattutto il sogno di far soldi e potersi comprare una macchina.
Molti sognano di trovare un buon stipendio e risparmiare per ritornare in patria e aprire una propria attività, altri desiderano rimanere invece nel nuovo paese. A volte per lo stile di vita, altre per il lavoro e spesa perché non si è ancora risparmiato abbastanza per tornare indietro.
In generale vivendo a Parigi e a Tunisi ho notato che la maggiorparte di loro vorrebbero ritornare nel proprio paese.
Anche noi italiani siamo da sempre un popolo che emigra .. Siamo in tutto il mondo!
Eravamo un popolo di santi, navigatori e poeti,
Il problema della Tunisia a mio parere è lo stipendio basso soprattutto in relazione al costo della vita...
Gli stipendi dei dipendenti tunisini vanno da 150 € al mese a 300 € al mese in media..
qualche volta arrivano a 500 € se il lavoro è qualificato..
la vita costa meno che altrove ma dipende cmq da molti fattori..
 Ad esempio se si debba pagare un affitto o meno.
Il minimo affitto va dai 150 € in zone certo non centrali. Dipende se si vive in famiglia o se si è sposati. Se la moglie lavora, se si hanno dei figli.
se si riesce a raggiungere il lavoro con bus i louage , o si ha una macchina propria.. O se si è costretti ad utilizzare un più dispendioso taxi..
La vita in Tunisia è semplice, ma spesso un più difficile che in Europa ma non priva di possibilità per chi ha davvero voglia di faticare.
ho visto lavoratori seri che hanno fatto davvero miracoli a Tunisi, chi giorno dopo giorno si è impegnato al massimo e non si è lamentato ha fatto anche molte cose.
Ho anche visto troppa gente non lavorare, bivaccare per mesi al caffè, non lavorare mai.
Ora sono da un mese a Parigi, meta che ogni tunisino sogna.. Non è certo così bello e facile come tutti raccontano ! Ci sono molti senza tetto e molti nordafricani che vivono non certo meglio che al loro paese.
Chi è stato bravo qui a lavorare molto e seriamente ha risparmiato e sicuramente se torna in patria avrà molte possibilità. Anche se lavora e resta qui.
Ho notato che molti vorrebbero tornare in Tunisia. Molti non lo fanno perché sono clandestini e non potrebbero più rientrare.
Capisco che senza soldi e non più giovani non tornino in patria perché la vita sarebbe dura senza nulla. E hanno già passato una vita abbastanza dura prima.
Per questo so che aprire le frontiere non credo alla fine dei conti lascerebbe più nordafricani in europa, se fossero liberi di ritornare secondo me rientrerebbero in molti in patria. Magari anche per restare e non solo per ritornare qui.
Da sempre ogni divieto alimenta il desiderio, per il semplice fatto di essere un sogno,
Altri non hanno ancora messo da parte la somma che si erano prefissati o vivono con poco anche qui e lavorando ogni tanto.

Anche per loro venire qui é inesperienza, positiva per chi davvero fatica e resiste. Non crediate sia il paradiso.
Unica cosa il lavoro è ben pagato e se ne hai uno qui stai bene.
Ma sempre lontano dalla famiglia e dal paese, molti ne sentono la mancanza.
C'è di buono nel viaggiare che si vedono altre  culture, società, lavori, servizi, ideologie.
Si può prendere spunto per migliorare anche il proprio paese.
Ammetto che spesso non comprendo il grande sogno dei tunisini per l'Europa. Perché non tutti sono fortunati, perché soli senza persone davvero calorose non è facile e perché nel mondo che vorrei i soldi dovrebbero essere distribuiti meglio.
In un'epoca che dovrebbe essere di abbondanza con tutta la tecnologia che abbiamo sviluppato e le aziende che abbiamo creato. Siamo ancora qui con popolari che per vivere si devono spostare e sopportare esistenze così difficili ! Che tristezza
Comunque che ci crediate o no, ogni tunisino che riesce a fare un pò di soldi vuol tornare a casa e fare qualcosa al suo paese.