Ormai è un pò più di un anno che mi trovo qui a Parigi.
Sicuramente le prime vacanze a disposizione le passerò in Tunisia, spero quest'estate..
per il momento ne sono ancora lontana.
Mi manca bere il te alla menta nel suk della capitale, girare per le stradine osservando la merce e gli oggetti di artigianato locale.
Soprattutto mi manca bere il caffè la sera, seduta nei caffeucci di quartiere, in strada d'estate o dentro d'inverno.
Il luogo di ritrovo per eccellenza, giovani e meno giovani.
Ci sono meno divertimenti e il bar è il luogo di raduno.
Io vedo tutta la ricchezza del "meno" che invece è"più". Less is more, avevo letto da qualche parte all'aeroporto prima di partire, e a volte è così.
Ora che mi trovo a Parigi c'è di più ma mancano le persone con cui condividerlo, in una vita frenetica e stressata, apparentemente c'è di più. Ma c'è di meno e soprattutto da sentirsi soli.
Della Tunisia manca il sole, il mare, il cielo azzurro.
E soprattutto Budria, il quartierein cui stavo.
La zuppa di ceci, il pane arabo rotondo, i peperoni verdi e lunghi come quelli greci, l'harissa fatta in casa dalle donne.
Mangiare nei ristorantini con poco, le donne che toccano con le mani le baguette prima di comprarle.
La roba che si vende a sacchettini negli hanut, i negoziettidi tutto.
L'erba per la tisana tranjiia, il kaftegi di zucca, la menta.
Manca uscire di casa e tornare il giorno dopo perchè ti hanno invitato a cena e alla fine volevano rimanessi anche a dormire.
Manca poter mangiare a casa di chiunque perchè c'è sempre qualcuno che ti invita.
Manca dormire d'estate sul tetto perchè fa caldo, con solo un materasso in terra e le stelle in cielo.
Mancano le case in costruzione e mai finite dei quartieri popolari, le decorazioni originali e sempre diverse.
Mancano tutti quei muri bianchi, quei gatti che cerco sempre di portare a casa.
Le pecore e gli ulivi, i vicini di casa e i bambini che giocano.
Ecco a Parigi non si vedono mai ne gatti ne bambini liberi in strada.
Mi mancano soprattutto le persone, Ramzi con il suo piccolo negozio di uccellini che beveva il caffè seduto fuori dalla sua vetrina, mi salutava e si chiacchierava un pò.
Poi compravo la frutta secca da Hamma, chiamato anche il Totti del quartiere per la sua somiglianza con il noto calciatore.
Manca Feteya con quei discorsi lunghissimi e per me incomprensibili, manca Bousslema che mi ha sempre trattato come se fossi il presidente della Tunisia.
Manca Jamilla che nonostante tutte le difficoltà linguistiche mi ha sempre capito e lasciato pure libera,
Mancano Fatma e Islem che hanno sempre giocato e ballato con me, fatto foto e da interpreti,
Manca Ishraf, la ragazza più simile che potessi incontrare.
Zio fetey che mi veniva a prendere all'aeroporto al nastro che consegna i bagagli.
Il farmacista che voleva una bicicletta dall'Italia, le tante mamme con i figli in Europa e molte non sapevano neache con esattezza dove.
I panni al sole, i tappeti al sole, tutto asciutto in un batter d'occhio.
Manca il cuore e la sincerità delle persone, il tempo che hanno, l'etica e la timidezza.
Mi manca quel rapporto rispettoso, la dignità, la vita semplice, la gioia di scambiare due chiacchiere, di fare un tuffo al mare, un giro da qualche parte.
La via assolata e sabbiosa per andare al panettiere vecchio e gentile,
La ragazza da cui compravo 500 mm di biscottini ogni giorno la mattina, quella che per me era "okti dei biscottini".
Nel quartiere ci si conosce tutti e ogni negozio è fatto dalle persone che vi sono dentro e con cui si instaura un rapporto.
Alla fine conosci tutto ed è questo il bello, quello che da noi non c'è più.
Vao in un supermercato veloce, non conosci nessuno.
A Tunisi passi a prendere l'acqua e a salutare, chiacchierare della giornata, Va' fa caldo oggi, neanche un taxi in giro, cavolo ..
correre per prendere un taxi al volo, o un louage, chiedere se va in centro e inshalla arrivare.
Manca inshalla per ogni cosa e a ogni risposta, Vieni a mangiare da me domani? Inshalla.
Manca capire se fosse un si o un no,
E poi l'Hammam per due dinari con il vapore caldo, il massaggio con guanto ruvido ruvido, la pelle che viene via, i secchi d'acqua,
Le gite a Djerba ospite di tutti, il deserto, la magia dei palmeti.
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