Chebika è un'altra bella scoperta....
queste oasi sono tutte bellissime e diverse, una sorpresa. Ora siamo
sul versante meridionale della catena montuosa che si affaccia sul
chott el-Gharsa che nasce dallo wadi Khanga e attraversa una gola in
cui scorre un torrente ricco di laghetti e cascatelle. I romani le
diedero l'appellativo di Speculum, perchè all'epoca enormi specchi
venivano usati come mezzo di comunicazione con le guarnigioni più
lontane che si trovanano nella pianura per avvertirle di eventuali
attacchi da parte di altre tribù . In macchina seguiamo i cartelli e
superate le case nuove del paese lasciamo la macchina, beviamo acqua
al bar panoramico che si trova all'inizio e scendiamo gli scalini per
raggiungere il canyon. Qui tutto è tranquillo e tutti sono in relax.
Si vede che gli scalini sono un lavoro recente. Un gruppetto di
bambini si avvicina e ci segue. Il colpo d'occhio anche qui merita.
Belle colline gialle e palme verdi sul fondo della grande crepa nel
terreno. Arrivati in basso la passeggiata è davvero incantevole.
Palme, rocce alte e dalle belle forme, ha un atmosfera da sogno... la
gola è stretta e alta, sopra le nostra testa uccellini, chiome di
palme e cielo azzurro. Un sentiero piccolo porta ad una prima cascata
con laghetto piccola ma di una bellezza disarmante.
Mi meraviglio
della bellezza e delle creatività delle natura ... non sapevo
esistesse un angolino così bello. Proseguendo per il sentiero si
sale un pò e si arriva alla sorgente che nasce nella roccia e da
origine ad un laghetto azzurro.
Bello vedere che bambini e persone
del posto si godono bagni e relax in questo bell'angolo. Peccato che
non ho su il costume e non faccio il bagno. Potremmo ritornare alla
macchina facendo una scalinata che porta ad un sentiero panoramico,
sarebbe sicuramente bello ma ci facciamo prendere dalla pigrizia e
torniamo indietro dalla strada fiabesca del canyon.
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